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Assegnato a Christian Gallucci il Premio Cendic 2019, a Roma, al Teatro Argentina

Assegnato a Christian Gallucci il Premio Cendic 2019, a Roma, al Teatro Argentina

Tra sei finalisti vince la selezione - in diretta - della giuria del prestigioso riconoscimento, con La vita delle piante.

Autore: Redazione Aurora/venerdì 24 gennaio 2020/Categorie: Attualità, Teatro, Italia, Lazio

Grande successo, al Teatro Argentina, per l’evento dedicato al Premio di drammaturgia CENDIC SEGESTA 2019, assegnato a Christian Gallucci per il testo La vita delle piante.

Il prestigioso riconoscimento, giunto alla sua quinta edizione, è organizzato dal Centro Nazionale di Drammaturgia Italiana Contemporanea – CENDIC, in collaborazione con Teatro di Roma – Teatro Nazionale, con il C.T.M. - Centro Teatrale Meridionale, l’Ente Parco Archeologico di Segesta, il Nuovo IMAIE, il Festival di Segesta “Dionisiache 2019”, le Biblioteche di Roma, e con il patrocinio del MIBACT.

La serata durante la quale sono stati presentati i finalisti, Agnese Fois, Francesco Scotto, Christian Gallucci, Federico Malvaldi, Elvira Scorza e Alessandra Tomassini, è stata diretta e presentata dall’autore e regista Rosario Galli e dalla Presidente del CENDIC Maria Letizia Compatangelo, coordinatrice del Premio, che ha dichiarato: “Il Premio CENDIC Segesta ha registrato quest’anno una partecipazione straordinaria, sia dal punto di vista quantitativo, con oltre 220 testi provenienti da tutta Italia, sia per la qualità delle opere, ad ulteriore prova di quanto sia forte e viva la realtà della drammaturgia italiana, e anche del credito che il nostro Premio – gratuito e aperto a tutti gli autori - sta acquisendo negli anni con la sua capacità di coinvolgere autori, attori, critici e registi, dai 36 drammaturghi del Cendic che hanno selezionato i testi finalisti e i 10 prestigiosi  artisti e operatori teatrali componenti la giuria tecnica, ai tanti altri collaboratori, patrocinatori e sponsor che hanno contribuito alla sua realizzazione”.

Sono stati letti brevi estratti dei testi finalisti dagli attori del Nuovo Imaie, Stefano Antonucci, Tiziana Bagatella, Lara Balbo, Duska Bisconti, Lorenzo Manfridi, Martina Menichini e Ida Sansone.

Il Presidente del Nuovo Imaie, Andrea Miccichè, dopo aver sottolineato, nel suo intervento, non senza rammarico,  quante realtà meritevoli come il CENDIC dovrebbero ottenere ascolto concreto dalle Istituzioni, ha auspicato che non si fermi il grande lavoro di tante associazioni private che supportano il mondo dello spettacolo con l’intento di contribuire al loro sviluppo, attraverso in coinvolgimento dei giovani e con la garanzia di qualità. In tal senso ha auspicato il proseguimento della collaborazione tra Nuovo Imaie e CENDIC.

Un augurio di migliori, nuove prospettive per il mondo dello spettacolo dal vivo, è pervenuto anche da Rossella Giglio, Direttrice del Parco Archeologico di Segesta, tra i più straordinari al mondo, che ha spiegato nel suo intervento come esso meriti di rivivere anche attraverso il teatro, in quanto valore aggiunto e grande arricchimento oltre che possibile sostegno per le manifestazioni artistiche. Anche per questo la Direttrice si è dichiarata, a sua volta, lieta della collaborazione con le iniziative del CENDIC.

Al termine delle letture e degli interventi, si è dato inizio, in diretta, allo spoglio delle schede dei votanti della Giuria tecnica, nell’impaziente attesa, della proclamazione, da parte del notaio Maria Borsellino D’Angelo, che dalla nascita del Premio ne segue con rigore tutte le fasi, del vincitore. Tra sei finalisti, il trentatreenne Christian Gallucci, autore e attore milanese, primo  con l’intrigante e originale testo La vita delle piante, ambientato in Svezia, vedrà la sua opera allestita a cura della Produzione CTM, Centro Teatrale Meridionale diretto da Domenico Pantano. Le rappresentazioni sono previste a Segesta, Locri e Roma. Il debutto nazionale sarà nell’ambito del Festival di Segesta: “Le Dionisiache” 2020.

I componenti della giuria tecnica del Premio sono Nicasio Anzelmo, Direttore artistico del Festival di Segesta, Alessandro Chiti, scenografo, Carmelo Grassi, organizzatore teatrale, Marcantonio Lucidi, critico teatrale, Manuela Mandracchia, attrice, Maria Rosaria Omaggio, attrice e regista, Domenico Pantano, produttore teatrale e attore, Silvano Piccardi, attore e regista, Orazio Torrisi, produttore teatrale, Pamela Villoresi, attrice e Direttrice artistica del Teatro Biondo Stabile di Palermo.

 

 

 

 

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