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25 set 2020

Ottavio Rossani è il vincitore del XXII Premio Letterario Camaiore - Francesco Belluomini

Ottavio Rossani è il vincitore del XXII Premio Letterario Camaiore - Francesco Belluomini

Il poeta e giornalista, autore di diverse raccolte di versi, ha ottenuto il prestigioso riconoscimento nell’edizione del 2020, con “La luna negli occhi”.

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24 set 2020

Seminario di promozione economica del Messico per gli imprenditori della regione Marche

Seminario di promozione economica del Messico per gli imprenditori della regione Marche

L’evento si è svolto nella sede dell’Ambasciata del Messico in Italia.

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16 set 2020

Volterra 2022, due eventi per presentare il dossier per la candidatura a Capitale italiana della Cultura

Volterra 2022, due eventi per presentare il dossier per la candidatura a Capitale italiana della Cultura

Gli appuntamenti del fine settimana a Villa Cristaldi (venerdì 18) e al Teatro Persio Flacco (sabato 19).

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13 set 2020

L’inferno di Moria: quale Europa?

L’inferno di Moria: quale Europa?

Al Teatro Instabile di Firenze, lunedì 14 settembre (ore 19:00), l'incontro organizzato dal Movimento civile Umani per R-esistere sulla situazione Campo migranti di Moria sull’isola di Lesbo. Evacuate Moria Sit-in in Piazza della Repubblica martedì 15 (ore 18:00).

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11 set 2020

“Una boccata d’arte” attraversa l’Italia con una collettiva diffusa di artisti contemporanei

“Una boccata d’arte” attraversa l’Italia con una collettiva diffusa di artisti contemporanei

Sono 20 artisti in 20 borghi nelle 20 regioni d’Italia, protagonisti di una mostra che per un mese unirà il Paese da Nord a Sud. Volterra protagonista con due installazioni di Marinella Senatore.  

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9 set 2020

Protocollo d’intesa tra l’Associazione Nazionale Volontarie del Telefono Rosa e l’Ambasciata del Messico in Italia

Protocollo d’intesa tra l’Associazione Nazionale Volontarie del Telefono Rosa e l’Ambasciata del Messico in Italia

Il Ministero degli Affari Esteri del Messico, attraverso l'Ambasciata del Messico in Italia, ribadisce il suo impegno per la protezione del popolo messicano all'estero, nonché per una politica estera femminista.

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XXI stagione del Festival Internazionale Teatro Romano di Volterra, la presentazione a Palazzo del Pegaso giovedì 22 giugno 20230

XXI stagione del Festival Internazionale Teatro Romano di Volterra, la presentazione a Palazzo del Pegaso

Alla conferenza stampa di presentazione, nel Media Center Sassoli di Palazzo del Pegaso, sede del Consiglio Regionale della Toscana, hanno ...

Prende il via la regata per The Nations Trophy – Swan One Design organizzata dallo YCCS in associazione con ClubSwan Racing mercoledì 21 giugno 20230

Prende il via la regata per The Nations Trophy – Swan One Design organizzata dallo YCCS in associazione con ClubSwan Racing

La regata è riservata alle classi monotipo del cantiere Nautor, i ClubSwan 50, ClubSwan 42 e ClubSwan 36

 Premiazione del Concorso “Una fiaba per la legalità e la solidarietà” Riservato agli alunni dell’Istituto Comprensivo “Capuana – Pardo” di Castelvetrano (TP)  lunedì 29 maggio 20230

Premiazione del Concorso “Una fiaba per la legalità e la solidarietà” Riservato agli alunni dell’Istituto Comprensivo “Capuana – Pardo” di Castelvetrano (TP)

L’evento si svolgerà presso il Centro Commerciale Belicittà il 31 maggio 2023 (ore 10:30) alla presenza del Questore di ...

Record di partecipazione al XIII Congresso Nazionale di Chimica degli Alimenti - Chimali 2023 con oltre 300 iscritti domenica 21 maggio 20230

Record di partecipazione al XIII Congresso Nazionale di Chimica degli Alimenti - Chimali 2023 con oltre 300 iscritti

Tra gli appuntamenti di maggiore interesse della tre giorni di Marsala, la Tavola rotonda “Istituzioni, enti di controllo e scienza a ...

Messina Wine Fest, la prima edizione dal 14 al 17 giugno 2023 sabato 13 maggio 20230

Messina Wine Fest, la prima edizione dal 14 al 17 giugno 2023

Fulcro di MWF è “Incoming and B2B with international buyers” organizzato da Sicindustria con Enterprise Europe Network per ...

Il Premio “Girolamo Bambara” al XIII Congresso Nazionale di Chimica degli Alimenti - Chimali 2023 venerdì 12 maggio 20230

Il Premio “Girolamo Bambara” al XIII Congresso Nazionale di Chimica degli Alimenti - Chimali 2023

Nell’ambito di Chimali 2023, dal 29-31 maggio 2023 a Marsala, verrà consegnato il prestigioso riconoscimento istituito per ...

Le nuove frontiere della chimica degli alimenti si aprono al XIII Congresso di Chimali 2023 sabato 29 aprile 20230

Le nuove frontiere della chimica degli alimenti si aprono al XIII Congresso di Chimali 2023

A Marsala dal 29 al 31 maggio si riuniranno molti tra i più autorevoli esponenti della ricerca scientifica internazionale per un ...

Il ricordo. Scaparro, la parola e la scena mercoledì 15 marzo 20230

Il ricordo. Scaparro, la parola e la scena

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19 ott 2018

Oltre il testo, dentro il mito

Oltre il testo, dentro il mito

Autore: Anonym / venerdì 19 ottobre 2018 / Categorie: Attualità, Teatro, Italia, Veneto / Vota questo articolo:
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Basato su Oedipus Tyrannos di Sofocle. Ideazione, scene, light design e regia di Robert Wilson
Allestimento site specific per il Teatro Olimpico.
Co-regista Ann Christin Rommen. Musiche originali di Dickie Landry e Kinan Azmeh. Costumi di Carlos Soto. Collaborazione alla scenografia Annick Lavallee-Benny. Collaborazione alle luci Solomon Weisbard. Drammaturgia di Konrad Kuhn. Interpreti Angela Winkler, Mariano Rigillo, Michalis Theophanous, Meg Harper, Casilda Madrazo, Kayije Kagame, Alexis Fousekis. Con la partecipazione di Marta Allegra, Pietro Angelini, Alessandro Anglani, Marcello di Giacomo, Francesca Gabucci, Laila Gozzi, Alice Pagotto, Edoardo Rivoira, Federico Rubino.
Dickie Landry (sax).
Spettacolo in Italiano, Inglese, Greco, Tedesco e Latino.
Traduzioni originali in Italiano di Ettore Romagnoli (1926) e Orsatto Giustiniani (1585)
Un progetto di CHANGE PERFORMING ARTS commissionato e co-prodotto da CONVERSAZIONI - TEATRO OLIMPICO VICENZA / POMPEII THEATRUM MUNDI - TEATRO STABILE DI NAPOLI
TEATRO OLIMPICO – VICENZA
Dal 9 al 20 gennaio 1919 al Teatro Mercadante di Napoli


Sotto la superficie di una immagine scenica di sovrana bellezza, illuminata come al solito in maniera impeccabile e che declina in sequenze strabilianti le più svariate e raffinate esperienze teatrali novecentesche, si spalanca invisibile la tragedia dell’uomo contemporaneo che ha nel mito di Oedipus il suo archetipo principale e nel racconto di quei fatti che lo videro prima assassino del padre Laio, poi amante di sua madre e infine esecutore materiale della propria cecità, una storia in cui si riflette l’atroce destino dell’umanità: la verità indissolubilmente legata alla conoscenza ma entrambe causa di disperazione e dolore.
Bob Wilson procede per inesorabili sottrazioni del testo sofocleo fino ad arrivare alla pura nudità del mito, che peraltro, come ha dimostrato Vladimir Propp nel suo “Edipo alla luce del folclore” (Einaudi 1975), non appartiene soltanto alla cultura greca del V secolo ma è antecedente ed ha origini asiatiche ed orientali, e che qui viene mirabilmente riscritto e riproposto come una fiaba onirica terribile e misteriosa, suggestiva e impenetrabile se non dallo sguardo innocente e naif del regista, in cui non si sono sedimentati quei saperi che l’inconscio di ciascuno di noi scoprirà nel corso dell’ascolto e della visione. Wilson ne reinventa la struttura non soltanto con semplici spostamenti di situazioni ed eventi dall’una all’altra parte della “tragedia classica”, come quello di fare coincidere l’inizio con la fine in una sua inedita “forma circolare”, labirintica della narrazione, ma elidendo anche i dialoghi, le argomentazioni del Coro, gli Episodi, la résis (il monologo) e gli Stasimi nonché l’azione dei personaggi, le ragioni che li hanno portati fino a quel punto per fare trasparire, senza farla vedere, la materia incandescente, di cui quella vicenda si nutre e che trova le sue radici nella natura del mondo con quegli elementi (ramoscelli, foglie verdi, legni, bastoni) che trasudano arcaicità ed etnologia, accostati, in evidente contrasto scenografico, ad elementi/simbolo della nostra contemporaneità, vetri, sedie pieghevoli, lastre di metallo, fogli di carta catramata, quel pezzo di corta corda bianca nella quale allegoricamente si specchia l’intera recita. Così come i costumi di Carlos Sotos, alcuni fortemente “naturalistici”, altri più funzionali ed indicativi, o sorprendentemente metafisici, “surreali”. Alla circolarità drammatica fa da splendido contrappunto visivo la manifesta orizzontalità del movimento scenico wilsoniano sviluppato su tre livelli, quelli su cui Vincenzo Scamozzi ideò lo spazio del Teatro Olimpico, con quel capolavoro di prospettive multiple dell’edificio ligneo e le sue 95 statue di pietra su cui le luci azzurro-pallido di Wilson poggiavano tanto armoniosamente, che sembrava parlassero: l’ulteriore e magico effetto di una phoné particolarmente incisiva e avvolgente.
Dei 1530 versi del testo greco rimangono soltanto poche parole, frasi (alcune ripetute più volte, come in fraseggio musicale), con Voci fuori campo che giungono come eco sonoro degli dèi dell’Olimpo, o dette dai due personaggi Testimoni della storia che la rievocano come in un antico racconto popolare ma con una iconografia precisa che rimanda nel caso di Mariano Rigillo (formidabile la sua recitazione alta, potente, autorevole, sapientemente cadenzata) alla figura di Leonardo da Vinci, mentre per Angela Winkler quella ironica-espressionista. Gli altri attori che attraversano la scena coi loro corpi sono presenze danzanti come Casilda Madrazzo, una Giocasta di arrendevole delicatezza, chiusa nel suo costume-scatola dadaista, o Alexis Fousekis che “taglia“, coi suoi inebrianti attraversamenti il palcoscenico, come una lama di luce bianca, e il giovane e bravissimo Meg Harper, camuffato da Tiresia e da Pastore, o l’inquietante Kayije Kagame, un Coro nero di statuaria bellezza a cui sono affidate le parole conclusive dello spettacolo. Gli episodi visualizzati sono quelli che nel testo sono “nascosti” dalle parole: l’ingresso dei personaggi, l’assassinio di Laio, il matrimonio di Edipo con Giocasta, la peste a Tebe, il suicidio di Giocasta che si impicca, Edipo che si acceca. Una lancinante danza di morti annunciate fin dal primo quadro, a cui viene aggiunto, nel finale, l’avanzare di quella spaventevole “macchia nera” - forse il Minotauro che nel mito greco simboleggia la parte inconsapevole chiusa dentro di noi - che mi ha ricordato Guernica di Picasso, per la permanenza di un incubo che arriva fino ai nostri giorni. A raccordare tutto ciò che avviene in scena il sax soprano di Dickie Landry, insinuante e strepitoso tanto da trasformare quest’ultima rappresentazione di Robert Wilson – anche per quel sottile, continuo rimando alle avanguardie sceniche degli anni ’70 - in una struggente, indimenticabile performance musicale e teatrale, e nel suo spettacolo più interessante e magistrale di questi ultimi anni.


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Foto di Lucie Jansch



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