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14 ago 2020

“L’uomo dal fiore in bocca”, successo strepitoso per lo spettacolo con la regia di Simone Migliorini. Sul palco per i saluti finali anche il Sindaco, e i Presidenti di Fondazione e Banca CR Volterra

“L’uomo dal fiore in bocca”, successo strepitoso per lo spettacolo con la regia di Simone Migliorini. Sul palco per i saluti finali anche il Sindaco, e i Presidenti di Fondazione e Banca CR Volterra

A conclusione della diciottesima edizione del Festival Internazionale, numero record di spettatori, moltissimi dei quali dal Nord Europa.

 

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11 ago 2020

L’uomo dal fiore in bocca con Simone Migliorini sulla scena del Teatro Romano

L’uomo dal fiore in bocca con Simone Migliorini sulla scena del Teatro Romano

Lo spettacolo in Prima nazionale conclude la diciottesima edizione del Festival Internazionale.  

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6 ago 2020

Edoardo Siravo, dopo il Premio Flaiano alla Carriera 2020, in prima nazionale a Volterra con “Prometeo”

Edoardo Siravo, dopo il Premio Flaiano alla Carriera 2020, in prima nazionale a Volterra con “Prometeo”

Al Teatro Romano con Siravo, la figlia Silvia, Ruben Rigillo, Gabriella Casali, Alessandro D’Ambrosi, lo spettacolo tratto dalla tragedia di Eschilo, con la regia di Patrick Rossi Gastaldi.

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29 lug 2020

L’impegno dell’Istituto Fanfani, leader nella diagnostica medica, nell'emergenza Covid-19

L’impegno dell’Istituto Fanfani, leader nella diagnostica medica, nell'emergenza Covid-19

Fondato nel 1954 dal Prof. Manfredo Fanfani, l’Istituto che porta il suo nome, guidato adesso dai figli Fabio e Stefania, è sempre stato all’avanguardia nella diagnostica e nella ricerca di apparecchi di estrema precisione per l’applicazione di tecniche di sempre minore invasività e rischi per il paziente.

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23 lug 2020

United States-Mexico-Canada Agreement (USMCA): molto positive le valutazioni dell’Ambasciatore del Messico in Italia Carlos Eugenio García de Alba Zepeda

United States-Mexico-Canada Agreement (USMCA): molto positive le valutazioni dell’Ambasciatore del Messico in Italia Carlos Eugenio García de Alba Zepeda

A due settimane dall’entrata in vigore del nuovo accordo, il Messico, mentre continua a combattere contro la pandemia, guarda al futuro della sua economia, rafforzata dal nuovo accordo con USA e Canada. Confermati, anche durante l’emergenza sanitaria, gli investimenti delle imprese italiane.

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21 lug 2020

Sista Bramini incanta il pubblico del Teatro Romano con "Viaggio di Psiche"

Sista Bramini incanta il pubblico del Teatro Romano con

Lo spettacolo tratto dall'opera di Apuleio rivive a Volterra suggerendo nuove, suggestive interpretazioni.

 

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XXI stagione del Festival Internazionale Teatro Romano di Volterra, la presentazione a Palazzo del Pegaso giovedì 22 giugno 20230

XXI stagione del Festival Internazionale Teatro Romano di Volterra, la presentazione a Palazzo del Pegaso

Alla conferenza stampa di presentazione, nel Media Center Sassoli di Palazzo del Pegaso, sede del Consiglio Regionale della Toscana, hanno ...

Prende il via la regata per The Nations Trophy – Swan One Design organizzata dallo YCCS in associazione con ClubSwan Racing mercoledì 21 giugno 20230

Prende il via la regata per The Nations Trophy – Swan One Design organizzata dallo YCCS in associazione con ClubSwan Racing

La regata è riservata alle classi monotipo del cantiere Nautor, i ClubSwan 50, ClubSwan 42 e ClubSwan 36

 Premiazione del Concorso “Una fiaba per la legalità e la solidarietà” Riservato agli alunni dell’Istituto Comprensivo “Capuana – Pardo” di Castelvetrano (TP)  lunedì 29 maggio 20230

Premiazione del Concorso “Una fiaba per la legalità e la solidarietà” Riservato agli alunni dell’Istituto Comprensivo “Capuana – Pardo” di Castelvetrano (TP)

L’evento si svolgerà presso il Centro Commerciale Belicittà il 31 maggio 2023 (ore 10:30) alla presenza del Questore di ...

Record di partecipazione al XIII Congresso Nazionale di Chimica degli Alimenti - Chimali 2023 con oltre 300 iscritti domenica 21 maggio 20230

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Tra gli appuntamenti di maggiore interesse della tre giorni di Marsala, la Tavola rotonda “Istituzioni, enti di controllo e scienza a ...

Messina Wine Fest, la prima edizione dal 14 al 17 giugno 2023 sabato 13 maggio 20230

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Fulcro di MWF è “Incoming and B2B with international buyers” organizzato da Sicindustria con Enterprise Europe Network per ...

Il Premio “Girolamo Bambara” al XIII Congresso Nazionale di Chimica degli Alimenti - Chimali 2023 venerdì 12 maggio 20230

Il Premio “Girolamo Bambara” al XIII Congresso Nazionale di Chimica degli Alimenti - Chimali 2023

Nell’ambito di Chimali 2023, dal 29-31 maggio 2023 a Marsala, verrà consegnato il prestigioso riconoscimento istituito per ...

Le nuove frontiere della chimica degli alimenti si aprono al XIII Congresso di Chimali 2023 sabato 29 aprile 20230

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A Marsala dal 29 al 31 maggio si riuniranno molti tra i più autorevoli esponenti della ricerca scientifica internazionale per un ...

Il ricordo. Scaparro, la parola e la scena mercoledì 15 marzo 20230

Il ricordo. Scaparro, la parola e la scena

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27 set 2019

L’attualità dell’Europa, di un “Mediterraneo che ha più scogli che morti”. Questo nella regia di Hesperios firmata da Aurelio Gatti.

L’attualità dell’Europa, di un “Mediterraneo che ha più scogli che morti”. Questo nella regia di Hesperios firmata da Aurelio Gatti.

Autore: Rita Sanvincenti / venerdì 27 settembre 2019 / Categorie: Attualità, Teatro, Italia, Toscana / Vota questo articolo:
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Speciale Festival Internazionale Teatro Romano Volterra XVII Edizione. È grazie alla regia di Aurelio Gatti, coreografo, fondatore di Teatri di Pietra, che il “viaggio poetico” affrontato dal Prof. Fabio Pallotta con l’opera teatrale Hesperios L’Occidentale, andato in scena al Teatro Romano di Volterra in occasione della XVII edizione del Festival Internazionale, esprime, con immagini e citazioni che evocano la quotidianità, e attraverso il Coro, al quale viene restituito il suo ruolo originario, fondamentale e nobile, avuto nel teatro greco, il disagio del presente, mentre esorta alla riflessione come unica strada per individuare la cura del male. Storia, mitologia, attualità si fondano in un unico composto per indurre ad osservare, da una nuova, più ampia prospettiva, quanto sta accadendo all’Occidente, all’Europa.
Maestro Aurelio Gatti, come è arrivato alla regia di Hesperios e da quali elementi ha tratto ispirazione per la messa in scena?
Dall’attualità, dai tanti avvenimenti che restano “sotterranei”. Sono partito dal fatto che questo Mediterraneo, che riempie le pagine delle riviste turistiche, è un mare che ormai ha più morti che scogli. Ci si chiede come sia possibile, non tanto tollerare, bensì ritenere tutto questo normale, ordinario. Credo che il teatro possa essere veramente un terminale importante, anche se, molto spesso, si lascia andare alle tentazioni delle mode, delle tendenze, degli argomenti che per primi ottengono l’attenzione. Per due anni abbiamo avuto spettacoli di tutti i generi in cui erano protagonisti i migranti, gente disperatissima. Non ci si rende conto, però, che in questo modo non si fa altro che alimentare una tentazione ad interessarsi al problema, ma non si crea realmente l’interesse. Alla somma di tutti questi elementi si è aggiunto l’incontro con il professor Pallotta, autore di questo testo, potente sotto il profilo poetico. Come ogni fatto poetico, però, rischiava di non essere sufficientemente diretto e, a mio avviso, piuttosto che trasferirlo alla formula del monologo, oppure del dialogo, per quanto importante avrebbe potuto essere, ho voluto introdurre l’idea del coro.
Perché il coro?
Il coro perché è quello che sempre di più manca sulla scena, anzi, si può dire che non c’è più, mentre è proprio quello l’elemento che permette la riflessione. Il coro interloquisce, interagisce con gli attori. Oltre la linea dell’autore, del testo, c’è bisogno di una linea, che possiamo chiamare del drammaturgo, per creare, all’interno del discorso poetico, le contraddizioni necessarie per fa suscitare il quesito. Stasera lo spettacolo ha detto solo una cosa – come in Cassandra – che sono chiari tutti i sintomi di un malessere generale. È un malessere che da malattia sta diventando patologia ed è stranissimo che nessuno pensi a trovare il farmaco o il rimedio proprio all’origine di questo male. Tutti pensano, invece, che sia necessaria una sorta di invenzione supertecnologica, quando la tecnologia altro non è che la migliore espressione di un addomesticamento di una memoria, di una storia. Quindi, considerando tutto questo, ho deciso di fare qualcosa che non abusi “il classico”, che oggi, purtroppo, viene abusato nella maniera più brutta.
Qual è il motivo per cui questo avviene?
Questo accade non perché viene realizzato male, ma perché si riduce il classico ai suoi eroi, mentre il classico è una πόλις, perché non c’è dramma, non c’è tragedia che non si interfacci con una sensibilità, ora estrema, come ne Le Supplici, ora invece guardinga, come nell’Antigone. Ecco, ho pensato di “vedere” questi elementi, questa contemporaneità, che non è nell’attualità delle votazioni, ma è nel fatto che non ci si affida più al “sentirsi”, che significa anche scorgersi protagonisti, responsabili della propria storia. Tutto questo sono i pensieri. Poi ci sono gli interpreti. Con loro si fa il teatro, non con le idee. O meglio, esse sono un sussidio, un corollario. Sono gli interpreti che permettono di fare quello che ancora non è espresso. Perciò è accaduto che, ad un attore storico, navigato, come Sebastiano Tringali, sia stata affiancata una giovanissima come Sara Giannelli. Non è un accostamento che stride, ma è proprio ciò che poi si rivela essere la giovane Europa. Europa è, sì, la figlia del mito, ma è soprattutto una persona semplice che ama il mare, che ama quelle terre. Oggi, però, non è più possibile andare su una spiaggia e fingere di avere un rapporto esclusivo con il mare, perché inevitabilmente si comincia a pensare al fatto che può essere una spiaggia da sbarco o una spiaggia piena di animali morenti. Per superare questa follia ho pensato che affrontare un lavoro sull’uomo occidentale avrebbe potuto essere una bella opportunità. Innanzitutto per noi e, ci auguriamo, anche per il pubblico.
Nello spettacolo si ritrovano molti elementi che appartengono al teatro greco…
C’è il teatro greco e qualcuno, vedendo tanta danza, dice che si tratta di danza-teatro, mentre altri parlano di drammaturgia contemporanea. C’è tutto quello che ognuno ci vuole leggere, ma fondamentalmente c’è una tesi, che è quella poetica dell’autore, un’antitesi che è la storicità di un’ora. Tanto, infatti, dura lo spettacolo ed entro questo spazio temporale, quell’idea poetica deve essere tradotta in una sintesi che, oggi, non può essere, anzi mi auguro che sia sempre meno, esclusiva. C’è, oggi, una tendenza che vuole fare del λόγος, il ritorno al vero teatro; un’altra, invece, vuole imporre la tecnologia per renderlo multidisciplinare, quando il teatro, di per sé, è una delle poche discipline capaci di dialogare attraverso tanti linguaggi, ma tutti vengono meno all’unica istanza fondamentale, data dal fatto che quando c’è una comunità che sta a guardare, piccola o grande che sia, intellettuale, metropolitana, o periferica, a quella deve rispondere un’altra comunità. Soltanto in questo modo si ha un’affluenza di identità. Altrimenti si ha soltanto un soggetto che recita ed uno che ascolta: allora tanto vale una buona serata davanti alla televisione.




Nella foto: Aurelio Gatti al Teatro Romano di Volterra dopo lo spettacolo Hesperios, L'Occidentale



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